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· ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI FUNZIONARI DELL'AMMINISTRAZIONE CIVILE DELL'INTERNO ·
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30 anni dalla morte di Paolo Borsellino e dei colleghi della scorta. L’ANFACI sempre vicina alle Prefetture, nel contrasto alle mafie

L’attentato a Borsellino è una tragedia che ha segnato la storia della Repubblica, della Magistratura, di tutte le Istituzioni ed ha lasciato un segno in ciascuno.

Tutti noi ricordiamo esattamente dove ci trovavamo, quel tragico giorno estivo di 30 anni fa, quando le immagini strazianti di via D’Amelio apparivano in TV. Quelle emozioni oggi si ripresentano e, tra esse, l’indignazione, mista ad orgoglio, per quello che ha rappresentato, per il Paese, il Suo sacrificio. Ricordando che Borsellino riteneva fondamentale il cambio culturale, per poter davvero sconfiggere la mafia. Monito e stimolo per le Prefetture che si impegnano silenziosamente e costantemente nella lotta alle mafie. Adottando interdittive, nominando commissioni d’accesso, proponendo lo scioglimento di Enti locali, commissariando gli Enti inquinati dalla presenza -a volte impalpabile- della criminalità organizzata. Sviluppando importanti sinergie con Amministratori locali, mondo della scuola ed universitario, dialogando con il terzo settore.

Impegni importanti per affermare, sempre e comunque, la legalità!

Svolgimento di compiti istituzionali esercitati con passione, coraggio e visione imparziale. Intervenendo nei territori più esposti, ma anche (con difficoltà differenti) in quei contesti dove si continua ‘ingenuamente’ a ritenere che “qui la mafia non è arrivata!”.

La rete delle Prefetture, oggi, si presenta ancora più forte, coesa e professionale nel contrasto alla criminalità organizzata, tenace sostegno dell’azione di crescita delle comunità, per un sano sviluppo del Paese.

ANFACI vuole ricordare così, oggi, quel tragico giorno di 30 anni fa, dimostrandosi un’Associazione vicina a tutti i colleghi e soci, impegnati in una sfida dalle notevoli complessità, che va affrontata con professionalità e serietà, per il bene superiore dell’interesse pubblico generale -per il bene del Paese- in un momento di particolare difficoltà. Sensibili all’attenzione distorta che le mafie stanno rivolgendo anche ai fondi PNRR, mirando ad alterare, ancora una volta, gli equilibri economico-sociali, inquinando l’economia legale. Mafie intenzionate a condizionare anche la percezione della legalità/sicurezza per come viene ‘avvertita’ dalla gente.

30 anni dopo, tutti insieme, per ricordare ed ‘andare oltre!

LA SEGRETERIA NAZIONALE